dal Secondo Libro del bardo Jessi da
Rocca di Fontepetrosa La razza umana vive nella Terra di Altrove fin dall’antichità. Gli uomini sono alti circa tre braccia[1], le donne sono un poco più basse. Gli uomini portano spesso barbe (corte) e baffi, le donne hanno capelli molto lunghi che da giovani raccolgono in trecce e da anziane in crocchie. Gli uomini non sono molto longevi: la loro età media si aggira intorno agli ottanta-novant’anni, anche se non mancano gli individui che raggiungono i centotrenta anni. L’abbigliamento varia molto a secondo dell’attività svolta: gli agricoltori vestono panni semplici di stoffa robusta e resistente, i mercanti invece (soprattutto i più ricchi) sfoggiano abiti ricercati, tessuti con stoffe pregiate e di colori sgargianti; i saggi indossano lunghe vesti scure sulle tonalità del grigio, mentre i bardi custodi delle antiche tradizioni vestono panni da viaggio, visto il loro frequente peregrinare di terra in terra. I guerrieri indossano cotte di cuoio e di maglia, pantaloni di panno scuri (neri o grigi) e mantelli. I cavalieri della Cittadella, infine, si distinguono perché sopra la cotta di cuoio con il simbolo del drago e gli abiti dalle tonalità marroni indossano sempre un mantello rosso. (…) Le
città degli Uomini La razza umana abita da sempre la Terra di Altrove. I suoi principali insediamenti si sono sviluppati al centro e al sud: in queste zone sorgono, infatti, le principali città umane: la Città Murata, il Villaggio della Scienza, la Città del Lago e Borgobello. Molto popolosi anche i centri minori: la Vallata, Sulconfine, Rocca da Fontepetrosa, Sottocolle. Tutt’intorno alle città principali esistono insediamenti sparsi in cui gli abitanti vivono isolati, spesso in piccoli gruppi di tre o quattro famiglie. Il centro più antico è il Villaggio della Scienza, dove nell’antichità si radunarono studiosi e saggi di tutte le razze. Il Villaggio si sviluppò a nord, e con il trascorrere degli anni e la crescita della popolazione, si sentì l’esigenza di difendere i confini settentrionali dei nuovi insediamenti. Nacque così la Città Murata, una città fortificata protetta da forti mura e dotata di torri e bastioni di guardia. Nella Città Murata fu costruito il palazzo reale. Oggi questa città conta settemilacinquecento abitanti. La Città del Lago si sviluppò sulle sponde settentrionali del Grande Lago e del fiume Lario. Città ricca di arti e mestieri, fu la culla di abili artigiani e in seguito di famosi mercanti. Grazie al fiume Lario, infatti, i mercanti poterono commerciare le belle merci, prodotte dagli abili artigiani, fino ai mari dell’Est. Gli abitanti sono circa quattromila. Borgobello è la cittadina a sud del Grande Lago, più piccola poiché di sviluppo più recente, è la patria di abili tessitori. Conta quasi tremila abitanti. La Vallata si estende ai piedi dei Monti più Alti della Terra di Altrove e vede i principali insediamenti lungo il fiume Addaval, che nasce dai Monti Più Alti e corre verso il Grande Lago. I suoi abitanti vivono prevalentemente di agricoltura, pastorizia e caccia. All’estremo nord l’unico borgo abitato è Sulconfine che sorge a breve distanza dalla Cittadella, in una zona desertica. A sud, non troppo lontana dalle regioni abitate dai nani, troviamo Rocca di Fontepetrosa, un agglomerato di abitazioni sorte su un promontorio roccioso. Questo luogo diede i natali al bardo Jessi. Ai piedi del promontorio si stende il minuscolo borgo di Chiaravalle, dove nacque il cavaliere CristianGuan. Tra i piccoli insediamenti sparsi che si possono incontrare nelle zone collinari da nord a sud, il nucleo più abitato è Sottocolle ai margini del Deserto di Fuoco. Tante fattorie si possono incontrare nei Colli Fioriti in prossimità dei campi coltivati e delle distese di lembas. Nota come l’Isola, Alesia (che nel linguaggio del Popolo dell’Isola significa ‘gemma azzurra’) è un’isola di vaste dimensioni che sorge di fronte alle coste orientali della Terra di Altrove. Il Popolo ha tradizioni, consuetudini e leggi proprie, differenti da quelle del continente di cui non si sentono parte. I primi contatti tra la gente dell’Isola e gli abitanti della Terra di Altrove sono avvenuti a seguito dei viaggi nei Mari dell’Est compiuti da avventurieri e mercanti.
[1] Un metro e ottanta.
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