È sul pianeta Porlumma, nel cuore della notte, che il Capitano Pasert, viaggiatore di commercio della Repubblica di Nikkeldepain, incontra le streghe di Karres... Maleen, Goth e la Leewit, tre angeliche creature dagli straordinari poteri mentali. E quando decide di prenderle sotto la propria tutela per riportarle su Karres, il loro pianeta d'origine, ignora che non saranno tanto le tre sorelline ad aver bisogno di lui, quanto lui di loro... Già perché egli non immagina di avere accanto a sé creature così imprevedibili e incontrollabili, a proprio agio sia con la telepatia che il teletrasporto, perfettamente in grado di controllare la Propulsione Sheewash che può portare in salvo la loro astronave tutte le volte che si trova in pericolo o di parlare istantaneamente qualsiasi lingua aliena. Ma a tanta esuberanza corrisponde un'analoga capacità di ficcarsi nei guai e di restare invischiate nelle situazioni più incredibili. E in un universo così variegato e pieno di imprevisti, dove persino i pianeti non sono quello che sembrano, tutto può succedere...
anche ritrovarsi a fronteggiare le maligne creature di un altro universo che vorrebbero ridurre in schiavitù l'umanità.Incomincio questa sezione (ringrazio ancora gio per averla aperta) con un racconto atipico.
James H. Schmitz scrisse tra gli anni '60 e '70, e si distinse soprattutto per la forza dei suoi personaggi femminili, specialmente in un periodo in cui le donne nella fantascienza erano rappresentate al più come fanciulle da salvare. Molti dei suoi libri hanno come eroine delle donne, ed egli spesso e volentieri evita in modo assoluto qualunque luogo comune, e se lo rappresenta, lo fa per invertirlo e confutarlo dopo poche righe, sorprendendo il lettore.
Tutti i suoi libri sono divertenti e semplici da leggere, e Le streghe di Karres non è un'eccezione. Un ottimo libro per chi volesse cimentarsi per la prima volta in questo genere letterario, o anche per chi ne è esperto e cerca qualcosa di originale.