Scrivo il commento sull'onda dell'emozione.
L'ho finito ieri sera e sono senza parole. Mi rendo conto benissimo che non è troppo sano giudicare la bellezza di un libro in base a quanto ti ha fatto piangere, però le lacrime, in quanto espressione di sentimento e partecipazione, hanno un loro valore. Mi sono ritrovata a cercare di non singhiozzare per non svegliare Fabrizio, e anche dopo aver spento la luce ho fatto fatica ad addormentarmi, tanto ero ancora agitata e sopraffatta.
E' una storia triste, tristissima e trasuda dolore. Eppure c'è questo amore immenso tra Henry e Claire che li illumina e li salva.
Henry non è il classico eroe che accetta il destino avverso senza battere ciglio e a testa alta. Anzi. :
Eppure, nonostante tanti difetti non appare mai negativo, non c'è un momento in cui il lettore pensa, "qui ha sbagliato". Sarà perché si porta dietro questo peso immenso, sarà perché ha il fascino dei maledetti.Tra l'altro Henry, pur viaggiando nel passato, non ha la possibilità di cambiare il futuro. Questo è un punto cruciale del romanzo: lui porta con sé nel passato la conoscenza del futuro, ma non può cambiare né l'uno né l'altro.
C'è una scena incredibile, che svolge al mattino dell'11 settembre 2001, in cui Henry (che non guarda mai la tv perché lo fa viaggiare nel tempo) si sveglia e accende la tv. Claire gli chiede perché e lui risponde che vuole godersi ancora un po' il mondo finché è normale.
La narrazione è sospesa tra presente e passato (qualche volta futuro) e all'inizio di ogni capitolo l'autrice scrive la data e le rispettive età di Henry e Claire al momento in cui si svolge la scena, quindi può capitare (e capita spesso in effetti) che ci siano venti e passa anni di differenza tra i due. In realtà, quando sono insieme nel presente, gli anni di differenza sono otto.
Può sembrare complicato, detto così, ma in realtà non lo è affatto e la trama si segue benissimo.
I racconti si alternano dal punto di vista ora di Claire, ora di Henry, quindi si riesce ad avere una panoramica completa degli stati d'animo, dei sentimenti, dei dolori, gioie e speranze di ognuno di loro. Soprattutto però di come, ciascuno a modo suo, vive le sparizioni di Henry. Perché, se Henry vive indubbiamente momenti difficili, Claire è quella che rimane a casa ad aspettare a volte per ore, a volte per giorni, il suo ritorno, senza mai sapere cosa succederà, quando e in che condizioni Henry arriverà, e da un certo punto in poi, neppure se tornerà.
Spero veramente che qualcuno abbia voglia di leggerlo, perchè mi piacerebbe tanto poterne discutere.