Dalla quarta di copertina dell'edizione Fantacollana Nord:
Il pianeta perduto denominato Gramarye più che un avamposto della moderna tecnologia galattica era un'accozzaglia di bizzarri gruppi etnici e culturali, un balordo santuario delle antiche tradizioni terrestri, dei riti e delle contraddizioni dell'Europa medievale e rinascimentale creato da un gruppo di romantici esuli che avevano tentato di stabilirvi un'Utopia di tipo feudale.
Ma il pianeta era anche uno scenario di maligni intrighi medievali, di complesse trame cortigiane con un pizzico di sapore aggiunto da uno strano gruppo di streghe, di stregoni, elfi e nani pronti ad intervenire a favore delle varie fazioni in lotta per il potere. Un mondo strano e affascinante ma pericoloso, pericoloso soprattutto per chi, come l'agente terrestre Rod Gallowglass, viene a trovarcisi proprio nel bel mezzo, ignaro e animato dal pio istinto di portare la libertà ai popoli di tutta la galassia. Il compito di Rod non è affatto dei più facili, soprattutto se a complicare le cose ci si mettono una regina giovanissima e capricciosa, una bella streghetta innamorata del nostro agente galattico e un cavallo-robot con un cervello compiuterizzato che fa le bizze e si mette a tartagliare quando meno te lo aspetti!La fantascienza dagli anni '30 ai '60 è la mia favorita, soprattutto perchè ricorda molto il fantasy.
Il futuro allora era una cosa ignota, nel duemila sicuramente l'uomo si sarebbe spostato volando, sarebbe vissuto centinaia e centinaia d'anni, ed avrebbe almeno colonizzato Marte. Questa visione poco realistica del futuro si vede perfettamente nei libri del tempo, e se poi si aggiunge l'ideale di eroe del tempo, ecco fatto: fantasy futuristico.
Le opere degli scrittori del tempo non hanno quel realismo che c'è in quelle di oggi, ma proprio per questo sono così fantasiose.
Il personaggio di questo libro ne è un chiaro esempio, un cavaliere solitario che opera per portare la democrazia sui mondi che non ce l'hanno; e quando poi arriva su un pianeta medievale uscito dal più classico dei fantasy, eccolo lì perfettamente a suo agio.
Ecco perchè Stasheff riesce così bene nel mischiare i due generi, fantasy e fantascienza. Se poi si aggiunge la sua comicità, l'epicità ed una bella storia d'amore, allora esce fuori un libro veramente da leggere tutto d'un fiato.
Assolutamente consigliato a tutti, amanti del fantasy, della fantascienza e non.