(di Naomi Novik)
E' il 1805, la marina inglese è impegnata a scongiurare il rischio dell'invasione da parte della flotta napoleonica.
Il giovane capitano Laurence cattura una fregata francese, e scopre che a bordo è conservato un preziosissimo tesoro, un dono inviato personalmente dall'imperatore della Cina a Napoleone: un uovo di drago. Tra l'equipaggio si diffonde lo sconcerto quando si comprende che l'uovo è prossimo a schiudersi; è noto infatti che si creerà un legame indissolubile tra il drago e la prima persona vedrà alla nascita e dalla quale riceverà il nome. Anche se l'ingrato compito, estratto a sorte, toccherà ad un giovane allievo ufficiale, il cucciolo di drago sceglierà inequivocabilmente il capitano, segnando così per sempre il suo destino.
Scopriamo così di trovarci in un universo alternativo in cui alle note vicende storiche delle guerre napoleoniche si affiancano le gesta di un'aviazione di sua Maestà montata su draghi da guerra. Gli aviatori, indispensabili per la difesa dal cielo dell'Inghilterra, sono però ai margini della società: dovendo vivere sempre a fianco del proprio drago, abitano al di fuori delle città e non mettono su famiglia né mantengono legami stabili. Lascio a voi immaginare l'impatto che questo stile di vita può avere su una società che, draghi a parte, è quella che ci raccontano Jane Austen ed i romanzi rosa di Georgette Heyer...
L'autrice ha il merito di avere sviluppato un'idea del tutto originale, e di avere descritto con particolare efficacia il legame di simbiosi e di amicizia che legherà Laurence ed il giovane drago da lui battezzato Temeraire. La formazione del piccolo drago, in parallelo con la scoperta da parte del suo capitano del mondo parallelo degli aviatori di sua Maestà è oggetto di questo primo romanzo di una serie che vede finora quattro volumi tradotti in italiano.
A me (si è capito?) è piaciuto molto...