Internet e i lettori

[Elli]

La questione si è già affrontata di striscio in altre discussioni, ma adesso vi chiedo in maniera specifica: in che modo questo potentissimo strumento di comunicazione, in tutte le sue declinazioni, ha influito sulla vostra esperienza di appassionati di libri? Vi sentite in qualche modo dei lettori "diversi" da quando frequentate le autostrade del Web? Se sì, perché e in quale misura?
Secondo voi, Internet sta creando un nuovo tipo di "lettore", differente rispetto a quello di qualche decennio fa?
Sotto con le risposte e con le esperienze!

[nihal87]

più che avermi cambiato come lettore, mi ha permesso di risparmiare sui libri! non parlo solo delle catene, ma parlo degli acquisti su internet! io utilizzo BOL che mette a disposizione molte promozioni e questo ti permette di avere libri a metà del prezzo a cui vengono venduti in libreria!!
Per la qualità della mia lettura: internet mi permette di scambiare pareri con tantissime persone e mi permette di ampliare la mia conoscenza dei libri nel mondo! penso che senza internet attualmente non si possa vivere o che comunque la vita sarebbe peggiore...

[Il Prenna]

Più che per gli acquisti (che tanto con il budget sono praticamente inesistenti) internet mi ha aperto il mondo a una vastità di libri e di pareri... sia ben chiaro perdo ancora ore in biblioteca e in libreria ad "assaggiare" i libri, ma la possibilità di avere dati e informazioni in maniera rapida mi ha reso un filo più sicuro sui libri da leggere.
Poi c'è tutto l'aspetto della rete sociale e di confronto con gli altri... grazie ad Anobii e alla locanda sto leggendo libri che prima non avrei mai nemmeno conosciuto!!

[niji]

anch'io senza internet probabilmente non avrei scoperto un sacco di letture che non sono poi così presenti in libreria... inoltre leggere pareri e ricevere consigli da parte di gente che ha gusti simili ai miei mi ha portato a fidarmi e a leggere libri che magari per conto mio non avrei comprato.
Per non parlare delle letture in inglese... in italia si può comprare poco e niente e comunque non saprei come sceglierli nell'immensità delle produzioni in lingua inglese!

[gio]

Risposta da rappresentante di un'altra generazione che ha vissuto 29 anni senza internet e gli ultimi 8 con internet. (ovvero, risposta da matusa )

Diciamo che Internet non ha influito sulla quantità delle mie letture, nel senso che tanto leggevo prima, tanto leggo ora. La libreria resta uno dei miei posti preferiti anche se comprare tramite ibs è molto rapido e veloce.
Sicuramente ho scoperto nuovi titoli e nuovi autori fantasy, questo sì. E, come dice Nij, mi fido del consiglio di chi ha gusti simili ai miei.

Sulle recensioni online invece sono un po' critica. A me non sono molto utili, proprio perchè lo stesso libro viene magari esaltato da tanti e distrutto da altrettanti. Ultimamente poi su anobii, si sta verificando (mia personalissima opinione eh) una certa distorsione di giudizio, per quanto riguarda gli autori italiani non famosi. Preciso non famosi, perchè a quelli famosi nessuno esita a strappare i panni di dosso, ma tra esordienti a volte vedo - immagino per amicizia - una certa generosità di giudizio che potrebbe sviare il lettore in cerca di consigli letterari.

Concludendo, diciamo che alle mie letture più che internet ha giovato la locanda, non dovrei dirlo, ma qui ho trovato consigli molto mirati e utili, recensioni approfondite che mi hanno permesso di farmi un'idea piuttosto precisa e tanti scambi di libri (che fanno sempre risparmiare )

Grazie ad anobii invece ho letto molti libri in catena di lettura ma solo in alcuni casi mi sono trovata davvero in sintonia con quello che leggevo, quindi... Ni...

Concludendo? Sì, diciamo che internet (inteso in generale) mi ha suggerito dei titoli. Penso alla trilogia della Hobb o a quella della Canavan. Ma non escludo che ci sarei arrivata cmq andando in libreria, magari per caso, frugando nel settore fantasy.

Non so...

[gio]

Vi sentite in qualche modo dei lettori "diversi" da quando frequentate le autostrade del Web? Se sì, perché e in quale misura?

No, mi pare di no

Secondo voi, Internet sta creando un nuovo tipo di "lettore", differente rispetto a quello di qualche decennio fa?

Sicuramente ha creato un nuovo tipo di "autore", sul tipo di lettore non saprei, ci rifletto... Che poi, noi parliamo di lettori, ma alla fine gli italiani che leggono siamo poi sempre noi, dato che la media in Italia è di un libro all'anno...

[niji]

io vorrei aggiungere una cosa... non so se la condividete.

Internet mi ha reso più critica nei confronti dei libri che leggo.
Prima un libro mi piaceva o no, di solito mi piaceva e basta, e non mi sono mai preoccupata del fatto che fosse originale, che fosse scritto in un certo modo, che fosse una commercialata dovuta alla moda, bla bla bla...
Adesso non dico che le mie letture e i miei giudizi siano cambiati granché, ma tra recensioni lette, commenti scritti, giudizi scambiati... sono costretta a prendere coscienza e in qualche modo a razionalizzare il "mi piace" o no.
Non sono sicura che sia un bene...

[Il Prenna]

Io sono rimasto sempre quello... o un libro mi piace o no, per quello sono autonomo!!

[gio]

Internet mi ha reso più critica nei confronti dei libri che leggo.
Prima un libro mi piaceva o no, di solito mi piaceva e basta, e non mi sono mai preoccupata del fatto che fosse originale, che fosse scritto in un certo modo, che fosse una commercialata dovuta alla moda, bla bla bla...
Adesso non dico che le mie letture e i miei giudizi siano cambiati granché, ma tra recensioni lette, commenti scritti, giudizi scambiati... sono costretta a prendere coscienza e in qualche modo a razionalizzare il "mi piace" o no.

Acc... sai che è vero? Ora noto di più alcuni aspetti magari più tecnici (stile, gestione del punto di vista, originalità), mentre una volta era più un mi piace o non mi piace a sensazione.
Anche se ad oggi ci sono libri che i lettori più raffinati snobbano che mi hanno emozionato e quindi mi hanno regalato ore piacevoli!

Non sono sicura che sia un bene...

Nemmeno io.

[niji]

Anche se ad oggi ci sono libri che i lettori più raffinati snobbano che mi hanno emozionato e quindi mi hanno regalato ore piacevoli!

questo anch'io, eccome! leggo ancora "spazzatura" (come spesso viene definita) e mi piace, che caspita!

[gio]

Anche se ad oggi ci sono libri che i lettori più raffinati snobbano che mi hanno emozionato e quindi mi hanno regalato ore piacevoli!

questo anch'io, eccome! leggo ancora "spazzatura" (come spesso viene definita) e mi piace, che caspita!

meno male

[Tremalnaik]

Concordo con quanto avete detto. Intanto la locanda mi ha portato a riscoprire il Fantasy, anobii mi ha permesso di leggere tanti libri in catena che non avrei letto altrimenti, ed il dover fare commenti sui libri letti mi ha obbligato ad uscire dal semplice giudizio di prima: mi piace/non mi piace.
Ma la cosa più bella che mi ha regalato internet è stata quella di trovare tanta gente amante della lettura con cui parlare, la locanda in prima fila

[Elli]

Ma quante belle risposte!
Adesso dico la mia: per quanto mi riguarda sì, Internet ha cambiato totalmente il mio rapporto con i libri. Si può dire che mi ha spalancato un mondo. Autori che non avrei mai conosciuto, libri che non avrei mai letto, una miniera di informazioni a mia disposizione su qualunque argomento "libresco" mi salti in mente, la consapevolezza di certi meccanismi, di certi dibattiti in corso, dell'esistenza di generi e sottogeneri a me totalmente ignoti. Senza contare l'incredibile possibilità di "conoscere" (virtualmente ma anche di presenza, come nel caso del gruppo di lettura anobiiano della mia città) persone con la mia stessa passione e scambiarci pareri, consigli, esperienze e... libri!
Penso che niji abbia poi messo in luce un aspetto cruciale della questione: i lettori sono diventati molto più critici. Tutti noi ci sforziamo di capire perché un certo libro ci è piaciuto o meno, e ci addentriamo in meandri ai quali un decennio fa non ci saremmo neppure avvicinati. E' un bene? E' un male? Uhm... difficile dirlo. Ci sono sicuramente pro e contro in un simile fenomeno. Fra i pro, assistiamo a una presa di coscienza prima impensabile: un tempo c'erano i critici di professione che stavano nel loro Olimpo personale a decretare il valore di un libro (e magari il suo successo); adesso invece l'Olimpo non esiste più, e il parere di un semplice blogger può far nascere un incredibile interesse nei confronti di un autore che senza il suo intervento sarebbe rimasto sconosciuto.
Un altro cambiamento notevole riguarda il rapporto fra autore e lettore. Un tempo gli scrittori erano esseri misteriosi e irragiungibili, adesso non più. Sono lì, a portata di mano; basta che abbiano un blog o un sito a cui poter inviare un'e-mail, o che siano iscritti ad aNobii o a un forum che frequentiamo. E questo si va a ricollegare al fenomeno di prima. Lettori sempre più critici e severi verso gli autori, ridotti nella nostra mente al rango di "comuni mortali". Questo però potrebbe essere un bene e smuovere i lettori stessi dalla propria "passività", dall'accettare supinamento tutto quello che viene loro proposto (o imposto?). Così come potrebbe far vacillare i colossi dell'editoria e il controllo assoluto che detengono sul mercato. Se usato nella maniera corretta, Internet potrebbe diventare davvero una manna dal cielo per i lettori e in generale per il mondo dell'editoria.