Per leggere, occorre essere laureati?

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Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi koukla » 22/07/2010, 16:02

Da qualche tempo mi assilla questo quesito e, stufa di arrovellarmi in merito tutta sola, vi giro la questione:
per amare i libri e la lettura, occorre essere acculturati?
Mi son fatta questa domanda dopo aver visto che la maggior parte delle persone che partecipano alle discussioni su aNobii sono laureate. Anche in Locanda è lo stesso: secondo voi chi non ama i testi scolastici e, quindi, non ha seguito studi universitari, fa più fatica ad avvicinarsi alla lettura per puro diletto?
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/07/2010, 16:26

Volendo ben vedere, ho letto molti più libri prima di finire le superiori e iniziare l'università, rispetto a quanti non ne ho letti dopo... :? :?

Il periodo migliore per me, in termini di sfruttamento delle biblioteche, è stato quello fra la fine delle elementari e l'inizio delle superiori. Ed escludendo di essere un bambino prodigio, non credo che si possa considerare per me valido un assunto di laurea = amore per la lettura. :-P
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi gio » 22/07/2010, 16:47

No, secondo me non c'è collegamento.
conosco persone che non hanno studiato molto - e finchè hanno studiato non erano affatto entusiasti di farlo - che leggono molto per diletto.

A monte, c'è anche da dire che gli italiani - acculturati o no - non leggono eh... Anobi e la locanda probabilmente sono isole felici, luoghi di lettori che richiamano lettori, ma le statistiche parlano chiaro: la media italiana è di un libro all'anno...
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi ziadada » 22/07/2010, 16:48

koukla ha scritto:Mi son fatta questa domanda dopo aver visto che la maggior parte delle persone che partecipano alle discussioni su aNobii sono laureate. Anche in Locanda è lo stesso: secondo voi chi non ama i testi scolastici e, quindi, non ha seguito studi universitari, fa più fatica ad avvicinarsi alla lettura per puro diletto?


Secondo me no. Sono iscritta da anni ad una mailing list di lettori, e non saprei dire quanti abbiano un titolo di studio: non se ne è mai parlato. Se guardo in casa mia, anch'io come Sean quando ero davvero una forte lettrice non avevo ancora nemmeno il diploma! Mio marito ad esempio legge abbastanza (per lo più riprovevoli libri di guerra... :shock: ), e non è laureato. Luca poi legge tantissimo, e non ha nemmeno la licenza elementare!
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi koukla » 22/07/2010, 16:51

La cosa che mi meraviglia maggiormente è la strana moda di utilizzare paroloni e terminologia altisonante nel recensire un libro...mi sento una pecora nera :?
Possibile che io debba prendermi il vocabolario per capire se un libro è piaciuto o meno??? :oops:
O forse usano il vocabolario gli aNobiiani per scrivere il loro commento...
Da qui ho dedotto che chi legge, studia o ha studiato: e gli ignoranti come me non leggono??? O hanno paura di partecipare alle discussioni per evitare di essere messi in difficoltà dagli eruditi??? :roll:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi gio » 22/07/2010, 17:07

Koukla, sai benissimo che le tue recensioni sono molto apprezzate e acculturatissssssssime!

A proposito, ot ma non troppo, che ne dite della mia ultimissima recensione anobiana alla Canavan?

Akkarin for ever!


Mi prenderanno per una bestiaccia ignorante? ecchemimporta???? :lol: :lol: L'ho detto e lo ribadisco, per me leggere è un piacere, e anche anobii rientra nella dimensione del piacere. E così me la voglio vivere, con leggerezza e spontaneità.

Mi sbatto già tanto nelle altre dimensioni! :roll:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi ziadada » 22/07/2010, 17:18

gio ha scritto:A proposito, ot ma non troppo, che ne dite della mia ultimissima recensione anobiana alla Canavan?

Akkarin for ever!



Non ti sei impegnata abbastanza! Dovevi scrivere: Akkarin è gnokko.


:lol: :lol: :lol:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi koukla » 22/07/2010, 17:23

Non si usa più:
Akkarin mi gusta una cifra!!!
:shock: :shock: :shock:
Sto diventando obsoleta come il mio linguaggio: andrò avanti con il dizionario fino alla fine dei mie giorni.... :roll:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi gio » 22/07/2010, 17:28

ziadada ha scritto:Non ti sei impegnata abbastanza! Dovevi scrivere: Akkarin è gnokko.:



Ziadada! :evil: E le profonde sfumature filosofico-letterarie della mia affermazione? Il termine che mi viene suggerito richiama esageratamente la sfera dell'esteriorità, mentre la mia spontanea ammirazione per il personaggio si rivolge principalmente alla sua forza interiore, alla sua abnegazione, al suo sacrificio finale. Oltre alla valenza internazionale del mio messaggio che valica gli stretti confini nazionali e si protende in una moderna dimensione di universalità, grazie alla ponderata scelta dell'idioma inglese :ugeek: :ugeek: :ugeek:

sì sì vabbè ho capito, ok... vado a correggere :roll:

Akkarin 6 gnokko!


:lol:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi claudia » 22/07/2010, 18:31

Ecco Gio, con un commento del genere il libro lo comprerei sicuramente. Un'analisi psicosociofilosofica del personaggio e del suo ambiente invece non la leggo neanche.
Scherzi a parte, anni fa durante un pranzo con i miei suoceri si è cominciato a parlare del parentado e... x è medico, y è avvocato, z è ingegnere, p ha ben due lauree ... al che, scherzando, mi sono rivolta a mio marito dicendogli: "Ma allora sei tu l'unico ignorantone della famiglia" (non è laureato e... numero di libri letti da quando lo conosco: 2, uno dei quali la sedicente autobiografia di Gattuso). Non l'avessi mai fatto, mia suocera è saltata su arrabbiatissima e mi ha fatto notare, quella volta e per i 4 o 5 anni a seguire, che "laurea" non è sinonimo di "intelligenza". Con il passare degli anni ho fatto mia questa filosofia. Ci sono diversi tipi di intelligenza, la lettura a mio parere impegna la cosidetta intelligenza emotiva, e quella non te insegnano all'università. Il resto è sterile, e noioso, nozionismo.
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi nihal87 » 22/07/2010, 18:38

:shock: mi auguro di no!!
Credo che la gente di anobii (e sappiamo tutti a quale stirpe ci riferiamo) siano i così detti "spocchiosi" che sicuramente sono più acculturati di me, ma che me lo fanno pesare come un macigno per poter dire "tu non capisci gli endocetti" :shock: no non li capisco infatti!!!
Questa è una cosa a parer mio fastidiosissima.. io so la differenza fra gli isolanti, i semiconduttori e i conduttori, ma non è che cerco in ogni modo di infilarli nelle discussioni per potermi vantare di sapere questa cosa!! (anche perchè non c'è da vantarsene :| )
Uff.... altra cosa irritante, perchè se leggo libri che gli acculturati definisco "spazzatura" devo essere considerata una cerebrolesa? conosco gente intelligentissima che addirittura non legge... aaaah sacrilegio!! :-P
Ma io ho scelto Nihal come mia paladina, non posso parlare :| :twisted:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi nihal87 » 22/07/2010, 18:45

Senza contare che ora mi chiedo una cosa... se la maggior parte dei libri prodotti e messi in commercio sono delle ciofeche è colpa mia?? Ciuuuuè.. se l'acqua che viene dal rubinetto è color grigio topo, se quella che vendono in bottiglia contiene il famosissimo residuo fisso che mi spappola i reni, cosa faccio muoio di sete???? :roll:
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Re: Per leggere, occorre essere laureati?

Messaggiodi koukla » 22/07/2010, 18:49

claudia ha scritto:"laurea" non è sinonimo di "intelligenza"

Questa mi ricorda una frase che mi disse il parroco del mio paese (tanti... :roll: ) anni fa:
" Per fare di te una persona matura non è necessario conseguire il diploma di maturità," non pensate male...me lo disse in un periodo nel quale attraversavo momenti famigliari difficili e volevo abbandonare la scuola...intendeva dire che mi riteneva grande abbastanza per prendere una decisione senza farmi condizionare dalle compagnie e amicizie del momento.

Beh, già allora leggevo un libro a settimana...e continuo a farlo anche se gli studi li ho effettivamente abbandonati un po' presto!
Non che ne sia pentita...la vita ha scelto per me, a dire il vero, ma quando trovo termini o cenni storici che non conosco vado a documentarmi: non mi piace fare la figura della stupida: in realtà sono solo un po' ignorante...nel senso che ignoro! :roll:
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