Tungdil e il Rabbioso entrarono nella locanda, restando sbalorditi alla vista di ciò che l'oste aveva raccolto come ricordo. Le pareti erano piene di vecchie armi di mezz'orchi e albi, tra cui ciondolavano zanne di tutte le creature possibili. Lunghi chiodi erano stati usati per fissare alle travi di legno, attraverso le orbite, i teschi dei mostri.
"Ma guarda quello..." mormorò Boindil indicando l'angolo accanto al bancone.
Lì si ergeva un vero e proprio mezz'orco impagliato, con una spada piena di tacche nella mano destra sollevata nell'atto di colpire, e al braccio sinistro uno scudo su cui stava scritto GILSPAN MI HA UCCISO. Sull'armatura erano incisi i prezzi delle bevande.
(da La Vendetta dei Nani di Markus Heitz)