I due amici erano vicini a una fontana, al centro di una piazzetta non lontana da una locanda, Il Can che dorme.
Un gruppetto di clienti seduti all'aperto intorno ad alcuni tavolini parlava ad alta voce e rideva forte. (...)
L'oste portò nuovi boccali di birra fresca e Camille fece una smorfia.
Desidera qualcos'altro, signorina? - si agitò subito Bjorn.
E seduta stante ordinò per lei un bicchiere di latte di sufflante.
***
Quando arrivarono alla locanda del Can che dorme, la giornata volgeva ormai al termine.
Trovarono Bjorn che dormicchiava sprofondato in poltrona, con i piedi su un tavolino.
Il locandiere si avvicinò per chiedere cosa desiderassero. Prima di rispondere, Camille consultò Salim con lo sguardo.
- Per il momento vorremmo mangiare. Aspettiamo una persona, ma se tardasse troppo, sarebbe possibile avere anche una camera?
Il taverniere confermò che non c'era problema. Era bassa stagione e, per via della guerra e delle incursioni dei banditi, la gente viaggiava solo in caso di necessità. Le camere libere non mancavano di certo.
(Da Ewilan dei due mondi di Pierre Bottero)