La bella prigioniera

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La bella prigioniera

Messaggiodi demon black » 19/09/2010, 9:58

FIABA


C'era una volta, tanto tempo fa, nell'antico borgo di Lucolena, un pover'uomo che aveva tre figli, e non sapeva come nutrirli e mantenerli.
Un bel giorno i figli, assillati dal bisogno, considerando che il loro babbo aveva una grande miseria e poche forze, si consigliarono tra loro e decisero di alleviare il suo peso, e di andare in giro per il mondo per cercare di guadagnarsi da vivere. Così inginocchiandosi davanti a lui gli chiesero il permesso di partire, promettendogli che dopo dieci anni sarebbero tornati a Lucolena.
Si misero in cammino tutti insieme con questo desiderio, poi giunsero a un certo crocevia dove si separarono per ritrovarsi nello stesso posto di lì a dieci anni, e andarono ciascuno in una direzione diversa.
Il maggiore arrivò a un accampamento di soldati che stavano facendo la guerra, e si mise a servire il colonnello; in poco tempo imparò l'arte militare e diventò un coraggioso soldato e un valoroso combattente, tanto che era il più bravo di tutti. Era poi così agile che arrampicandosi sui muri con due pugnali riusciva a scalare tutte le torri.
Il secondo arrivò a un porto dove fabbricavano navi e si mise a lavorare con un maestro che conosceva benissimo l'arte navale, imparando in poco tempo così bene che nessuno poteva gareggiare con lui, e tutti lo onoravano per la sua abilità.
Il terzo invece sentì cantare un usignolo, e siccome gli piaceva tanto camminava per oscure vallate e per fitti boschi, per lagune, per foreste deserte, per luoghi impervi e disabitati, seguendo sempre l'usignolo e le sue melodie. Si innamorò tanto del dolce canto degli uccelli che non pensò più a tornare indietro e rimase ad abitare in quelle foreste.
Vivendo ininterrottamente per dieci anni in quei luoghi solitari, senza una casa, diventò un uomo selvatico, e ascoltando continuamente gli uccelli imparò il linguaggio di tutte le loro specie, li ascoltava con immensa gioia e li comprendeva, e gli uccelli lo riconoscevano.
Quando fu il giorno in cui dovevano tornare a casa, i primi due fratelli si ritrovarono nel luogo stabilito e si misero ad aspettare il terzo, e quando lo videro arrivare tutto nudo e coperto di pelo gli andarono incontro, e scoppiando in lacrime lo abbracciarono e lo baciarono, poi lo fecero vestire.
Mentre erano insieme a mangiare in un'osteria un'uccello si posò su un albero e cantando disse:
"Sappiate, voi che state mangiando, che in un angolo dell'osteria c'è un grande tesoro sepolto, che da tempi lontani è destinato a voi, andate a prenderlo!", e volò via.
Allora il terzo fratello spiegò agli altri due per filo e per segno cos'aveva detto l'uccello, andarono a scavare in quell'angolo ed estrassero il tesoro, poi tutti contenti tornarono a Lucolena dal loro babbo ricchi sfondati.
Dopo che il padre li ebbe abbracciati fecero festa e mangiarono e bevvero in abbondanza tutti insieme.
Accadde che il terzo fratello sentì un uccello cantare, e diceva che nel mar Tirreno, un po' lontano dalla costa, c'è lo Scoglio d'Affrica, e su quest'isola una grande maga aveva costruito un castello fortificato tutto di marmo, con l'entrata custodita da un serpente che sputava dalla bocca fuoco e veleno, e sulla soglia c'era un basilisco, che pietrificava con lo sguardo.
Nella torre di questo castello con un tesoro inestimabile di oro e pietre preziose era chiusa la fanciulla più affascinante del mondo, la bella Dora.
"Chi andrà in quel luogo e scalerà la torre, avrà il tesoro e la bella prigioniera", concluse l'uccello, e volò via.
Appena il terzo fratello ebbe riferito questa notizia agli altri due, decisero di andarci tutti insieme.
Il primo promise di scalare la torre con i suoi due pugnali, il secondo di costruire una nave veloce come il vento. La nave in poco tempo fu pronta, e i tre fratelli con un vento favorevole attraversarono il mare e si diressero verso lo Scoglio d' Affrica.
Arrivarono una notte, e all'alba il primo fratello armato di due pugnali scalò la torre, dopo aver legato la bella prigioniera con una corda la calò giù dai suoi fratelli, poi prese i rubini, le gemme e il mucchio d'oro, e scese anche lui con grande allegria.
Dopo aver vuotato il castello i tre fratelli tornarono a Lucolena sani e salvi e fecero tre parti uguali del tesoro.
Ma a proposito della bella Dora smisero di andare d'accordo, perché tutti e tre volevano sposarla e non era possibile dividerla.
Ci furono grandi discussioni e contrasti, poi ricorsero al giudice per sapere chi la meritava di più, ma fino ad oggi non si è deciso.

Quale dei tre fratelli meriti la bella prigioniera dovrai dirlo tu.



di Gianfrancesco Straparola
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