FIABA
C‘erano una volta cinque fratelli cinesi che si assomigliavano moltissimo. Essi vivevano con la loro madre in una casetta non molto lontana dal mare.
Il primo poteva inghiottire tutta l’acqua del mare.
Il secondo aveva un collo di ferro.
Il terzo poteva allungare le gambe all’ infinito.
Il quarto non poteva essere bruciato.
Il quinto poteva trattenere il fiato illimitatamente.
Ogni giorno il primo dei cinque fratelli andava a pescare e, con qualsiasi tempo, ritornava al villaggio con pesci bellissimi e rari che aveva catturato e che vendeva al mercato ad un ottimo prezzo.
Un giorno, mentre stava lasciando il mercato, un ragazzo lo fermò e gli chiese se poteva andare a pescare con lui.
“No è impossibile” disse il primo dei fratelli. Ma il ragazzo pregò e ripiegò, ed infine il pescatore acconsentì. “Ad una condizione però” disse “e cioè che tu mi obbedisca prontamente.”
“Sì ,sì “ promise il ragazzo.
All’ alba del giorno seguente, il primo fratello e il ragazzo scesero alla spiaggia.
“Ricordati ,” ripeté il pescatore “ che tu devi obbedire. Quando ti farò segno di tornare, tu ritornerai subito.”
“Sì, sì “ rassicurò di nuovo il ragazzo.
Il primo dei fratelli cominciò quindi ad inghiottire l’ acqua del mare. Tutti i pesci rimasero all’ asciutto sul fondo, e tutti i tesori del mare vennero alla luce. Il ragazzo era entusiasta. Corse qua e là riempiendosi le tasche di strani ciotoli, di straordinarie conchiglie e di fantastiche alghe. Vicino alla spiaggia, il primo dei fratelli raccolse alcuni pesci mentre continuava a tenere in bocca il mare. Di lì a poco si stanco. È molto pesante il mare! Per questo fece un segnale con la mano al ragazzo perché tornasse indietro. Il ragazzo lo vide, ma non gli prestò attenzione. Il primo dei fratelli ripeté con le braccia, larghi gesti che significavano: “ Torna indietro!” Ma pensate che il ragazzo se ne preoccupasse? Nemmeno per sogno! Anzi, si allontanò ancora di più. Il primo dei fratelli sentì poi il mare gonfiarglisi dentro; moltiplicò gesti disperati per richiamare indietro il ragazzo, questi gli fece le boccacce e si allontano di corsa. Il primo dei fratelli tenne l’ acqua finche temette di scoppiare. Improvvisamente il mare forzò la sua bocca e ritornò furiosamente nel suo letto… e il ragazzo sparì.
Quando il primo dei fratelli ricomparve da solo al villaggio, fu arrestato e condannato alla decapitazione.
Il giorno dell’ esecuzione chiese al giudice: “ Vostro Onore, vuole concedermi la grazia di andare a salutare mia madre?”
“E’ giusto” disse il giudice.
Così il primo dei fratelli andò a casa… e il secondo ritornò indietro al suo posto.
Tutta la gente si era radunata sulla piazza del villaggio per assistere all’ esecuzione. Il boia prese la sua spada, la sollevò menò un fendente con tutte le sue forze. Ma il secondo dei fratelli si alzò e sorrise: era quello con il collo di ferro e la sua testa non poteva essere tagliata. La gente si arrabbiò e decise che sarebbe morto affogato.
Il giorno dell’ esecuzione, il secondo dei fratelli chiese al giudice se poteva andare a salutare sua madre e il giudice approvò. E il terzo tornò al suo posto.
Fu messo in battello che si diresse verso il mare aperto. Quando furono al largo il terzo dei fratelli venne gettato in acqua in mare con le mani legate. Ma egli allungò le gambe fino a toccare il fondo. La gente si arrabbiò sempre di più.
La gente decise che sarebbe morto bruciato.
Il giorno dell’ esecuzione il fratello chiese al giudice se poteva andare a salutare sua madre. Il giudice approvò. E al suo posto venne il quarto fratello.
Fu legato al rogo a cui venne appiccato il fuoco.
Tutta la gente stava intorno a guardare. Si udì il giovane che diceva tra le fiamme:
“Come è piacevole!” “Portate altra legna!” gridò la folla. Il fuoco divampò più forte. Il quarto dei fratelli era quello che non poteva essere bruciato.
Il giudice decise che sarebbe morto soffocato.
Il giorno dopo il quarto fratello chiese nuovamente al giudice se poteva andare per la ultima volta a salutare sua madre. Il giudice approvò nuovamente.
Così il quarto dei fratelli andò a casa e tornò il quinto dei fratelli.
Sulla piazza del villaggio era stato costruito un grande forno di mattoni,riempito di panna montata. Il quinto dei fratelli fu introdotto nel forno,e gettato in mezzo alla panna.
Quindi il forno venne chiuso ermeticamente e tutti si sedettero intorno ad aspettare.
Non sarebbero stati più giocati!
Rimasero là tutta la notte e parte della mattinata successiva per essere proprio sicuri.
Aprirono la porta del forno e videro il fratello stiracchiarsi la folla era nera dalla rabbia. Il giudice capì che lui era innocente. Il fratello tornò a casa e per molto tempo i fratelli e la madre vissero felici e contenti !!!!