Me lo ricordo!!!!!
Era davvero bello!!!!
Il fiuto di Sherlock Holmes, conosciuto in Giappone come Meitantei Holmes e nel Regno Unito come Sherlock Hound, è un anime televisivo, adattamento dei racconti e romanzi di Arthur Conan Doyle sulle vicende di Sherlock Holmes, in cui tutti i personaggi hanno l'aspetto di cani antropomorfi, in particolare Sherlock Holmes è un segugio (hound, appunto).
LA PRODUZIONE TRAVAGLIATA
La serie nasce nell'aprile 1981 da una co-produzione tra l'italiana RAI e la giapponese Tokyo Movie Shinsha sotto la supervisione di Hayao Miyazaki, che dirigerà anche i primi 6 episodi della serie. Tuttavia, a causa di problemi legati ai diritti sul personaggio di Sherlock Holmes e detenuti dagli eredi di Doyle, la produzione viene interrotta quando solo 4 episodi sono completati e 2 ancora in produzione.
È solo nel marzo 1984 che in Giappone vengono presentati due episodi della serie in accompagnamento alla proiezione cinematografica del lungometraggio campione d'incasso diretto da Miyazaki Nausicaä della Valle del Vento. Questo riaccende sulla serie l'attenzione del pubblico giapponese, tanto da convincere la produzione a riprenderla affidando la regia dei restanti 20 episodi a Kyosuke Mikuriya.
Così, nel novembre del 1984, la serie in 26 episodi debutta finalmente in televisione: in Giappone su TV Asahi e in Italia su Rai Uno. La qualità del prodotto permette alla serie di diventare popolare anche in altri paesi e in terra nipponica il cartone ottiene un ottimo successo. In Italia invece essa passa praticamente inosservata, forse a causa, come sostengono i fan italiani, della disastrosa collocazione in palinsesto operata dalla RAI: nel primo passaggio televisivo, infatti, ogni episodio era "spezzato" in quattro parti da 5 minuti ciascuna, tanto che erano necessari 4 giorni per vedere la fine di un episodio completo (della durata media di 20 minuti).
Negli anni successivi, la RAI ripropone la serie, questa volta trasmettendo integralmente gli episodi (a volte anche due al giorno), inserendoli all'interno del programma-contenitore per ragazzi Big!, ma l'accoglienza del pubblico rimane tiepida. Anche nel caso di questo secondo flop, i fan italiani attribuiscono le responsabilità all'azienda televisiva, accusandola di aver mal pubblicizzato la nuova messa in onda della serie.
DOPPIAGGIO ITALIANO
Il fiuto di Sherlock Holmes è stato particolarmente valorizzato sia dalla sceneggiatura italiana (molto più ricca di dialoghi rispetto alla versione giapponese e inglese), che dal cast di doppiaggio. Tra tutti, una menzione particolare va a Mauro Bosco che, prestando il suo accento torinese al personaggio del professor Moriarty, ha esaltato la comicità dei siparietti che i produttori italo-giapponesi hanno affidato all'ingegnoso criminale.
Sherlock Holmes: Elio Pandolfi
Dottor Watson: Riccardo Garrone
Miss Hudson: Cristina Grado
Professor Moriarty: Mauro Bosco
Ispettore Lestrade: Enzo Consoli
Todd: Maurizio Mattioli
Smiley: Angelo Maggi
In alcuni episodi la versione italiana presenta notevoli variazioni rispetto ai dialoghi giapponesi. Nella versione giapponese dell'episodio 1 Holmes e Watson si incontrano per la prima volta su una imbarcazione e si presentano poco prima che la nave venga attaccata da un gruppo di pirati. Nel doppiaggio italiano invece i dialoghi si svolgono in modo che i due colleghi si conoscano già da tempo ma si fingano estranei per poter indagare in incognito sul caso dei pirati di mare.
Per lo stesso motivo sono stati modificati anche alcuni dialoghi dell'episodio 2. Il dottor Watson è di rientro verso l'abitazione di Baker Street e, ricevuto da Mrs Hudson, le parla come se la conoscesse già e fosse stato via di casa per un po' di tempo. In realtà, nella versione giapponese, Watson si stava trasferendo a casa della governante dopo aver accettato di lavorare come socio di Holmes e Mrs Hudson lo riceve per la prima volta. Questo spiega la successiva infatuazione che il dottore proverà per la bella padrona di casa.
Nell'episodio 24 l'ispettore Lestrade si sente talmente umiliato dal professor Moriarty al punto che decide di suicidarsi buttandosi dalla torre del Big Ben, ma due poliziotti riescono a impedire il gesto. Nei paesi occidentali la scena fu ritenuta inappropriata da mostrare a un pubblico infantile. Si decise perciò di lasciare invariate le immagini rispetto alla versione giapponese ma venne modificato il doppiaggio di Lestrade. Si fece in modo che l'ispettore chiedesse soccorso ai suoi poliziotti per essere accidentalmente scivolato e che stesse per precipitare. La censura di quei tempi imponeva talora, a molti cartoni giapponesi, un grande stravolgimento nelle sceneggiature. In questo caso il ritocco è stato minimo ma ha forse tolto un pizzico di comicità all'episodio che, al giorno d'oggi, sarebbe stato tollerato.
IL FUMETTO
Parallelamente al debutto televisivo, nel 1984 esce sulla rivista settimanale "Il Giornalino" una versione a fumetti de Il fiuto di Sherlock Holmes, con testi di Toni Pagot e disegni affidati a Franco Oneta, Gino Gavioli e Carlo Peroni.
Questa versione a fumetti mostra però diverse differenze rispetto a quella animata, in particolare nella caratterizzazione dei personaggi. Ad esempio Sherlock Holmes risulta molto più intuitivo ma in certi casi anche più superbo e di conseguenza piuttosto "antipatico" nel suo modo di fare, oppure l'ispettore Lestrade non è per niente burbero ed è spesso lui a contattare l'abile detective per risolvere i casi troppo difficili per lui. Todd, uno dei due aiutanti del professor Moriarty è ancora più impacciato e anche balbuziente.
SIGLA
http://www.youtube.com/watch?v=DcU92a25B5g