[Fanta-Wiki] Gandalf (di John R. R. Tolkien)

Personaggi che hanno fatto la storia del fantasy. Protagonisti del mito e delle favole... A cura di SeanMacMalcom

[Fanta-Wiki] Gandalf (di John R. R. Tolkien)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 20/04/2010, 11:01

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Dopo tanto parlare di sword & sorcery, passiamo a un fantasy più tradizionale... e come poter evitare di parlare del mago per eccellenza? Ecco a voi, direttamente da Il signore degli Anelli... Gandalf!

Introduzione a Gandalf
(da Wikipedia.it)

Gandalf è un personaggio dell'universo immaginario fantasy creato da John Ronald Reuel Tolkien per i romanzi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli . È uno dei personaggi principali, un mago (wizard) archetipico che assiste dapprima Bilbo e successivamente Frodo nelle loro avventure, ed ha un ruolo chiave nella Guerra dell'Anello.
È uno degli Istari, un membro del Bianco Consiglio e la guida della Compagnia dell'Anello.

L'origine di Gandalf
(da Wikipedia.it)

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A dare la prima ispirazione a Tolkien per questo personaggio fu una cartolina che riproduceva un dipinto di J. Madlener intitolato "Der berggeist" ("Lo spirito della montagna"). La acquistò in Svizzera nell'estate del 1911 e anni dopo annotò sul retro le seguenti parole: "Origine di Gandalf".

La storia
(da Wikipedia.it)

Gandalf appartiene all'ordine degli Istari o Stregoni (gli Istari sono spiriti della stessa essenza dei Valar, ma dotati di poteri minori - possono essere quindi paragonati ai Maiar, come Sauron.
In uno scritto, riportato nei Racconti incompiuti, Tolkien dice che molti a Gondor ritenevano che egli non fosse altro che l'ultima incarnazione di Manwe, il Capo dei Valar, prima del suo definitivo ritiro sul Taniquetil prima della Dagor Dagorath; ma poco dopo aggiunge che ciò non è da ritenere vero: egli è un Maia, ossia un Ainur, della stessa razza dei Valar, ma di grado inferiore.
Gli Istari, incarnati in corpi di Uomini, vennero inviati dai Valar per contrastare la malvagità proveniente da Est. Si ritiene consigliere di Irmo. Dimorava a Lorien in Valinor. È il più saggio del suo ordine: di questo si accorsero tanto i Valar quanto anche gli altri tre Istar inviati nella terra di mezzo, che videro cupidigia e brama di potere in Saruman.

Gandalf fa il suo arrivo nella Terra di Mezzo intorno all'anno 1000 della Terza Era, nei panni di uno Stregone, per aiutare e sostenere coloro che si oppongono a Sauron.
Egli venne scelto espressamente da Manwe, ma Gandalf in un primo momento rifiutò perché non si sentiva all'altezza del compito. Manwe a maggior ragione gli ingiunse di partire: "non come terzo" (due Istari erano già stati scelti) sottolineò Varda, e Saruman non se ne dimenticò. Il suo spirito è coevo e uguale in potenza a Sauron, con la differenza che lo spirito di Gandalf è incarnato, con tutte le conseguenze che essa implica (paura, dolore, stanchezza, fame, sete, etc.), inoltre gli era fatto divieto di opporre il proprio al suo potere e di cercare di dominare elfi e uomini con la forza o con la paura.
Era stato l'ultimo degli Istari a giungere sulla Terra di Mezzo. Al suo arrivo Círdan il Carpentiere, che vedeva più lontano di chiunque altro sulla Terra di Mezzo, aveva riconosciuto in lui il più possente fra quelli che arrivarono, nonostante fosse più minuto e apparentemente il più vecchio, e gli aveva donato uno dei Tre Anelli degli Elfi, Narya, l'Anello di Fuoco dal colore rosso, con queste parole:
« Grandi fatiche e pericoli ti aspettano, e, per tema che il tuo compito si riveli troppo grande e gravoso, prendi questo Anello per tuo aiuto e conforto ...Io ritengo che in giorni a venire dovrà essere in mani più degne delle mie, che lo tengano per accendere tutti i cuori al coraggio. »


Inizialmente Gandalf appare come un vecchio vestito di grigio, con la barba grigia ed un grande cappello blu a punta. Pochi conoscono la sua vera natura, molti lo credono un semplice stregone. Gandalf non ha fissa dimora, ma si sposta continuamente. Proprio per le sue vesti e i suoi lunghi viaggi viene dunque chiamato Gandalf il Grigio e Il Grigio Pellegrino.
Ne La Cerca di Erebor Gandalf penetra a Dol Guldur e trova Thrain II, il quale lo prega di dare al figlio la mappa di Erebor ed una chiave misteriosa. In seguito intuisce l'utilità nella storia degli Hobbit e di Bilbo nello specifico e casualmente incontra Thorin II: I fili della ragnatela si uniscono nella sua mente.
Ne Lo Hobbit, Gandalf aiuta la compagnia dei Nani di Thorin Scudodiquercia a recuperare il loro tesoro all'interno della Montagna Solitaria di Erebor. Della compagnia organizzata da Gandalf fa parte anche Bilbo nel ruolo di Scassinatore. È in una di queste avventure che Gandalf trova la propria spada, Glamdring, presa in da un tesoro di alcuni Vagabondi (Troll).
All'inizio de Il Signore degli Anelli Gandalf consiglia a Bilbo di lasciare in eredità al nipote Frodo l'anello magico trovato nella precedente avventura coi nani (descritta ne Lo Hobbit). Riparte quindi dalla Contea per sincerarsi della natura dell'anello e scopre così che si trattava in effetti dell'Unico Anello. Successivamente è tradito dal capo del suo ordine Saruman e trattenuto ad Isengard. Non prende quindi parte al viaggio della piccola compagnia di Hobbit (tra cui Frodo) che giunge a Gran Burrone grazie all'aiuto di Aragorn II.

Fuggito da Isengard mediante l'aiuto di Gwaihir, il Signore delle Aquile, raggiunge Frodo a Gran Burrone e diventa membro della Compagnia dell'Anello (nove viandanti inviati verso la distruzione dell'Anello nel fuoco di Monte Fato), prendendone il comando assieme ad Aragorn.
Gandalf tenta di condurre la Compagnia attraverso il passo di Caradhras ma non riesce a varcarlo a causa della neve; li guida allora attraverso le miniere di Moria, ma durante il viaggio cade a Khazad-dûm mentre combatte un demone del mondo antico: un Balrog. Sconfitto il Flagello di Durin fu rimandato dalla morte, benché stavolta vestito di bianco(perciò prese il posto di Saruman diventando il capo del Bianco Consiglio), e divenne una fiamma radiante (comunque ancora velata se non in momenti di estrema necessità).
A spiegazione del cambiamento in seguito ebbe a dire:
« Sono molto mutato da quei tempi e non sono più impastoiato dai gravami della Terra di Mezzo com'ero allora »


Gandalf ricompare, più potente di prima, presso la foresta di Fangorn dove incontra Aragorn, Gimli e Legolas sulle tracce degli Hobbit Merry e Pipino, rapiti dagli orchi. Egli non è più Gandalf il Grigio, bensì Gandalf il Bianco, o - come egli stesso afferma - Saruman come sarebbe dovuto essere. Il cambiamento di colore è significativo perché indica appunto come Gandalf prenda il posto di Saruman nella gerarchia degli Istari.
La missione del "nuovo" Gandalf è quella di guidare gli uomini nella loro grande battaglia contro Sauron, la battaglia per la libertà della Terra di Mezzo. Egli organizza la difesa di Rohan liberando re Théoden dal maligno influsso delle parole di Grima Vermilinguo e di Saruman; quindi, in seguito alla scoperta dei piani di Sauron (attaccare Minas Tirith) grazie alla curiosità di Peregrino Tuc che guardando nel Palantir, rivolge la sua attenzione a Gondor, dove sta preparandosi l'assalto finale di Sauron. Nella capitale del regno, a Minas Tirith, Gandalf si scontra contro l'ostilità di Denethor II, il Sovrintendente, su cui riesce tuttavia ad avere la meglio. Durante la grande battaglia dei Campi del Pelennor, lo stregone bianco dirige la difesa della città. Respinto l'assalto di Sauron, Gandalf trasferisce il comando della guerra ad Aragorn, ora a tutti gli effetti re di Gondor e principale nemico dell'Oscuro signore.
Il felice esito della missione di Frodo al Monte Fato e la distruzione dell'Anello, costituiscono il trionfo della sapienza e della saggezza di Gandalf. Con la fine di Sauron, viene anche la fine della missione dello stregone nella Terra di Mezzo. Egli dunque parte, con gli ultimi elfi e con i portatori dell'Anello - Bilbo e Frodo - verso Occidente, oltre il grande mare.

Fu al tempo di re Eldarion, il quale dovette lottare contro nuove trame (come narrato in The New Shadow, l'abbozzo pubblicato nella The History of Middle-earth), che coloro che erano i più stretti seguaci del sovrano (denominatosi "i Fedeli" come i Signori di Andunië e coloro che amavano gli Eldar e i Valar a Numenor), cominciarono a credere, erroneamente, che Olorin-Gandalf fosse in realtà un'identità nascosta di Manwe.

La descrizione
(da Wikipedia.it)

Nei Racconti Incompiuti possiamo leggere che:
« Mithrandir non dimorava in nessun luogo, e non ambiva ne a ricchezze ne a seguaci, ma sempre andava di qua e di là per le Terre Occidentali, da Gondor a Angmar, dal Lindon al Lorien, facendo amicizia con tutte le genti in tempi di bisogno. Cordiale e sollecito era il suo spirito (che era reso più forte dall'Anello Narya), essendo egli il Nemico di Sauron, colui che si opponeva al fuoco che divora e distrugge con il fuoco che illumina e soccorre nella disperazione e nell'afflizione; ma la sua gioia, e la sua subita collera, erano velate di panni grigi come la cenere, sicché soltanto coloro che lo conoscevano scorgevano la fiamma che era in lui. Gaio, egli poteva essere, e gentile con il giovane e con il semplice, eppure a volte pronto ad aspre parole e a rimbrottare la stoltezza; ma non era orgoglioso, e non ambiva ne a potere ne a lodi, sicché ovunque era benvoluto da tutti coloro che non fossero essi stessi superbi... A volte operava prodigi, amando segnatamente la bellezza del fuoco; ma siffatte meraviglie le compiva per lo più per allegria e per gioia, e non desiderava che nessuno lo facesse oggetto di timore riverenziale e ne accettasse il parere per paura. »


I molti nomi di Gandalf
(da Wikipedia.it)

Gandalf (pronuncia: /ˈɡandalf/), più precisamente Gandalf il Grigio (Gandalf the Grey), è il nome usato dagli uomini nel nord della Terra di Mezzo.
Gandalf, in Ovestron, significa "elfo col bastone" (elf with the staff). Infatti gli abitanti della Terra di Mezzo confondevano facilmente Gandalf per un uomo o per un elfo, sebbene non appartenesse a nessuna di queste specie.
Più avanti nella storia muta il suo nome in Gandalf il Bianco (Gandalf the White).

A seconda del popolo e dell'epoca, Gandalf è chiamato con altri nomi:
« Molti i nomi che ho nelle diverse terre: Mithrandir sono per gli Elfi, Tharkûn per i Nani; Olórin ero da giovane nell'ormai obliato Ovest, nel Sud Incánus, nel Nord Gandalf; all'Est non vado mai. »

  • Olórin (pronuncia: /oˈlɔːrin/) è il suo nome a Valinor, in Quenya significa probabilmente "Colui che suggerisce sogni" (nei cuori altrui - sogno inteso come chiara visione dentro la mente), infatti l'etimologia risale alla radice olos che significa "visione, fantasia, sogno". A conferma di ciò si può notare che Olòrin dimorava nel Lorien a Valinor, dove s'aggirava invisibile tra gli elfi, oppure con le sembianze di uno di essi, i quali ignoravano l'origine delle belle visioni e suggerimenti di saggezza che metteva nei loro cuori; Inoltre è rilevante notare che il vero nome di Lorien il Vala, padrone dei sogni e delle visioni, (cambiato poi in Irmo nel Silmarillion), era Olofantur, ed il "Sentiero dei Sogni" da lui tracciato era detto Olòre Malle.
  • Mithrandir (pronuncia: /miθrˈandir/) è il suo nome Sindarin, usato dagli Elfi e dagli uomini di Gondor. Significa "grigio pellegrino" o "grigio viandante".
  • Incánus (pronuncia: /inˈkaːnus/) è il nome usato "al sud". La lingua e il significato del nome sono sconosciuti, Tolkien stesso era indeciso fra più interpretazioni. In una nota del 1966 Tolkien suggerisce che si tratti di un adattamento Quenya di una parola della lingua degli Haradrim, che significa "Spia del Nord" (Inkā + nūs(h)). Ma in un'altra nota scritta l'anno successivo Tolkien ritiene improbabile che Gandalf sia stato nell'Harad, e che il nome sia stato coniato a Gondor in tempi antichi, quando il Quenya era ancora la lingua degli eruditi; deriverebbe quindi dagli elementi in(id)-, "mente", e kan-, "governante". Ai tempi in cui Il Signore degli Anelli venne scritto, sembra che Tolkien si fosse ispirato esclusivamente alla parola latina incānus che significa "canuto, che incanutisce".
  • Tharkûn (pronuncia: /ˈtʰarkun/) è il suo nome presso i Nani. Dovrebbe significare "Uomo-bastone" (Staff-man).

In più esistono altri appellativi usati occasionalmente, o in circostanze particolari:
  • Mantogrigio o Cappagrigia (Greyhame), usato dai Rohirrim;
  • Il Cavaliere Bianco (The White Rider), quando cavalca Ombromanto;
  • Stregone nomi usati nella Guerra dell'Anello dagli Orchi;
  • Corvotempesta (Stormcrow), nome datogli da Re Theoden, su incitazione di Grima Vermilinguo, per la presunta abitudine di preannunciare delle sventure col suo arrivo.

About Gandalf

Il personaggio di Gandalf è rintracciabile all'interno delle seguenti opere:
  • Lo Hobbit o la riconquista del tesoro, 1937
  • Il Signore degli Anelli, 1954-1955
  • Il Silmarillion, 1977 (opera postuma)
  • Racconti incompiuti, 1980 (opera postuma)

Oltre ai libri
(da Wikipedia.com)

Numerosi sono stati gli interpreti di Gandalf in trasposizioni di varia natura delle opere di Tolkien:
  • Nelle drammatizzazioni proposte della radio BBC, Gandalf è stato interpretato da Norman Shelley ne Il signore degli Anelli (1955–1956), da Heron Carvic ne Lo Hobbit (1968), da Bernard Mayes ne Il signore degli Anelli (1979) e da Sir Michael Hordern ne Il signore degli Anelli (1981).
  • John Huston ha interpretato Gandalf nel film di animazione Lo Hobbit (1977) e Il ritorno del Re (1980) prodotti da Rankin/Bass.
  • William Squire ha interpretato Gandalf nel film di animazione Il signore degli Anelli (1978) diretto da Ralph Bakshi.
  • Charles Picard ha interpretato Gandalf in una produzione teatrale de Le due Torri (1999) al Chicago's Lifeline Theatre.
  • Sir Ian McKellen ha interpretato Gandalf nella trilogia de Il signore degli Anelli (2001–2003) diretta da Peter Jackson
  • Tom Striver ha interpretato Gandalf in una produzione teatrale de Le due Torri (2002), e Il ritorno del Re (2003) per Clear Stage Cincinnati negli Stati Uniti.
  • Brent Carver ha interpretato Gandalf nel musical de Il signore degli Anelli (2006)
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Re: [Fanta-Wiki] Gandalf (di John R. R. Tolkien)

Messaggiodi gio » 24/04/2010, 17:11

Quanto amo Gandalf! è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.
Soprattutto Gandalf il Grigio con i suoi fuochi d'artificio e la sua umanità!

Ci sono alcune sue frase memorabili...

Quando dice a Frodo che è stata la pietà a fermare la mano di Bilbo: "Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti".

"Non vi dico non piangete perchè non tutte le lacrime sono un male!"
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Re: [Fanta-Wiki] Gandalf (di John R. R. Tolkien)

Messaggiodi nihal87 » 19/10/2012, 12:38

Io ho visto solo il film poichè il libro l'ho abbandonato causa eccessiva noia :ugeek:
Premessa: i film mi sono piaciuti da morire e sono i miei preferiti quando si parla di film fantasy!
Gandalf lì è un mito. Lo vedo come un grande guerriero, che però è troppo fiducioso verso gli altri.
Ho visto tantissima fiducia verso Frodo, non trovate? Ha consegnato la distruzione dell'Anello ad un hobbit e li hobbit si sa non sono dei gran guerrieri :lol: Frodo avrebbe potuto mollare!!!
Si è fidato di Boromir e di Saruman.... :? mmm il detto fidarsi è bene e non fidarsi è meglio lo trovo appropriato :lol:

Ho trovato l'attore perfetto anche se guardando Magneto non l'avrei mai detto :mrgreen:
Tra l'altro... ditemi se sto errando! Pareva che avessero chiesto Mckellen di prendere il posto di Richard Harris, ma lui ha rifiutato ritenendolo un ruolo troppo similare a quello. Penso abbia fatto molto bene!
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