Papà Gambalunga è un anime basato sul famoso romanzo "Papà Gambalunga" del 1912 di Jean Webster, e prodotto dalla Nippon Animation in collaborazione con la Fuji Television nel 1990. La serie si compone di 40 episodi, trasmessi per la prima volta in Italia nel 1991 su Italia 1.
La regia è di Kazuyoshi Yokota, mentre il character design è di Shuichi Seki, lo stesso di altre serie famosissime come Peline Story, Tom Story e Lucy May. Nello studio grafico dei personaggi, soprattutto in quello di Judy Abbot con le sue caratteristiche trecce, Shuichi Seki si è ispirato ai disegni di Jean Webster che accompagnano il romanzo fin dalla sua prima edizione.
La serie fa parte del progetto World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijo) della Nippon Animation.
TRAMAANTEFATTOJudy Abbot è una trovatella. I suoi genitori l'abbandonarono ancora in fasce davanti ad una chiesa in un misero quartiere di New York, e fino a 14 anni ha sempre vissuto presso l'orfanotrofio "John Gryer". Dei suoi genitori non sa nulla: il suo cognome è stato preso dall'elenco telefonico (Abbot è il primo della lista) e il suo nome da una tomba del vicino cimitero.
Terminate le scuole medie, il suo destino sembra quello di essere avviata al lavoro, ma il presidente del comitato dell'istituto, colpito dal suo talento nello scrivere, decide di diventare suo tutore offrendole la possibilità di frequentare le scuole superiori. L'ignoto benefattore che desidera rimanere anonimo (si farà chiamare John Smith) pone come unica condizione che Judy gli scriva periodicamente per tenerlo al corrente dei suoi progressi nello studio e nella vita. L'unica immagine che Judy ha di questo eccentrico personaggio, è la sua lunga ombra dalle gambe sottili proiettata contro una parete dalla luce radente dei fari della sua automobile: la ragazza deciderà quindi di soprannominare il suo tutore "Papà Gambalunga".
PRIMO ANNOJudy, dal misero orfanotrofio dove aveva vissuto fino ad allora, si trova catapultata nel New Jersey alla Scuola Superiore "Abramo Lincoln", uno dei più rinomati college femminili americani, frequentato da ragazze dell'alta borghesia. Tiene fede all'impegno che ha con il suo tutore ed inizia subito quella che diventerà una lunga corrispondenza-diario, descrivendogli la sua vita all'interno del college e le sue due compagne di stanza: la timida e dolce Sallie McBright e la viziata ed altezzosa Julia Pendleton. Il tutore, per proteggere il suo anonimato, non risponderà mai di persona alle lettere della ragazza: lo farà solo tramite il suo segretario Elmer Griggs.
Judy è profondamente grata a Papà Gambalunga per la possibilità di studiare che le ha offerto, ed è risoluta nello sfruttare al massimo questa occasione unica. Si rende però presto conto che sia il suo carattere generoso e solare, sia le sue origini di trovatella non le permetterebbero mai di essere accettata nell'ipocrita ambiente altolocato in cui si trova e che lei tanto odia. Ecco che Judy è costretta a fingersi un'altra agli occhi di tutti: nasce quindi la nuova Judy, una ragazza alto-borghese che ha vissuto fino ad allora in una grande villa e che ora, dopo la morte dei genitori, ha un tutore legale che amministra il suo ricco patrimonio. Questa bugia, apparentemente innocente, segnerà profondamente e drammaticamente il seguito della storia.
L'unico personaggio che a questo punto conosce la vera identità di Judy è il suo misterioso Papà Gambalunga, che rimarrà quindi per la ragazza l'unico legame con la realtà della sua vera personalità. Per questo col passare del tempo tra i due si stabilirà lentamente un vero rapporto padre-figlia, lei che gli dimostra la sua riconoscenza e che lo elegge suo confidente, l'unico a condividere con lei un segreto che diventa via via sempre più pesante, lui che le regge il gioco, aiutandola a tenere nascosta la sua vera identità, sorvegliandola in modo discreto, proteggendola e in fondo viziandola con bellissimi regali, tentando di esaudire ogni suo desiderio.
Judy, la "falsa" Judy, s'inserisce quindi facilmente nella vita del college e dimostra ben presto di essere brillante negli studi, con un grande talento per la letteratura. Il suo racconto "Dalla mia torre" verrà pubblicato sul giornale della scuola, onore mai concesso fino ad allora ad una studentessa del primo anno. Unico neo è il rapporto problematico con Julia, la sua compagna di stanza, che mal sopporta il carattere troppo alla mano di Judy e che comincia a sospettare della sua vera identità.
In tutto questo, s'inserisce in primavera l'improvvisa visita alla scuola di Jervis Pendleton, il giovane zio di Julia, al quale Judy è costretta suo malgrado a far visitare il campus. Jervis è il tipico rappresentante di quella umanità che Judy odia: ricco, eccentrico, scostante. Durante la sua visita però la ragazza si renderà conto che Jervis non è quel personaggio terribile che si era immaginata, e quella mezza giornata in sua compagnia rimarrà a lungo impressa nella sua mente.
Arriva l'estate e la scuola chiude. Judy non ha un posto dove andare, tranne l'orfanotrofio ed in una sua lettera implora Papà Gambalunga di trovarle un altro posto dove trascorrere le vacanze. Il suo tutore le offrirà il soggiorno presso la fattoria "Lock Willow" di proprietà degli anziani coniugi Semple. Judy si farà ben presto apprezzare dai Semple: con il suo carattere generoso e solare dimostrerà di non essere quella ragazzina viziata che la sua provenienza da un college frequentato dalla ricca borghesia potrebbe far supporre. Inoltre verrà presto alla luce una strana coincidenza: la fattoria era in passato di proprietà di Jervis Pendleton, che l'aveva regalata alla signora Semple, la sua vecchia balia, in segno di riconoscenza. Jervis è considerato quasi come un figlio dai due anziani e il fatto di avere un amico in comune rafforzerà profondamente il legame tra Judy e i Semple, che poco a poco, vedranno in lei quello che era stato tanti anni prima il piccolo Jervis.
SECONDO ANNOLe ragazze del college stanno diventando grandi. Judy fra poco compirà 16 anni e come tutte le sue compagne comincia a pensare al futuro. Si rende presto conto che quello che più desidera è di essere indipendente e padrona della sua vita. Vuole pagarsi lei stessa gli studi, perciò trova lavoro come istitutrice presso una famiglia, tentando nel frattempo di vendere i suoi racconti. Inoltre eccelle negli esami tanto da vincere una borsa di studio per l'università. E qui iniziano i primi contrasti con il suo tutore, che non vede di buon occhio la sua volontà d'indipendenza e che le imporrà di dare le dimissioni da istitutrice.
Intanto Judy fa la conoscenza di Jimmy McBright fratello maggiore di Sallie, la sua compagna di stanza, inoltre le visite di Jervis Pendleton al college si faranno più frequenti e Judy scoprirà di essere sempre più affascinata dallo zio di Julia. Arriva di nuovo l'estate e Judy viene invitata da Jimmy a passare le vacanze a casa sua e dei suoi genitori. In realtà il ragazzo si è innamorato di Judy, ma non è ricambiato visto che lei continua a considerarlo come un fratello maggiore. Judy è comunque contenta dell'invito, ma Papà Gambalunga, stranamente, la obbliga a rinunciare, imponendole di nuovo e in malo modo il ritorno alla fattoria Lock Willow.
Qui i rapporti tra Judy e il suo Papà Gambalunga s'incrinano profondamente: lei non riesce a comprendere l'ordine ingiusto che il suo tutore gli ha imposto (tra l'altro neppure il segretario di John Smith sempra capirlo), ma è costretta suo malgrado ad obbedire.
Alla fattoria la ragazza ha due liete sorprese: la prima è la lettera di un editore che le comunica di aver acquistato un suo racconto, la seconda è la visita a sorpresa di Jervis. Al di là dei rapporti formali (Judy continua a chiamarlo "signor Pendleton" e a dargli del "Lei") tra i due nasce una strana alchimia: la ragazza eleggerà Jervis suo nuovo confidente e passerà con lui delle vacanze indimenticabili. In autunno, al suo ritorno a scuola, si renderà conto di essere profondamente innamorata.
TERZO ANNOOrmai a Judy, presa dallo studio, rimane poco tempo per pensare ad altro. Il rapporto con Jervis si farà però sempre più profondo fino a che i due dichiareranno reciprocamente il loro amore. Julia, la nipote di Jervis, è profondamente cambiata e maturata. Smessi i panni della ragazzina viziata, si rivelerà la più grande amica di Judy, aiutandola nel rapporto con il suo giovane zio, in contrasto anche con la volontà della sua famiglia. Ma Judy, la "vera" Judy, sa che la storia con Jervis non può avere un futuro. Sa che lui è innamorato della "falsa" Judy, la ricca ragazza dell'alta borghesia che Judy sta impersonando e che non accetterebbe mai una ragazza povera, proveniente da un misero orfanotrofio. Quando Jervis le chiederà di sposarlo, lei non troverà il coraggio di confessargli la verità e sarà quindi costretta a rifiutare, facendogli credere di non essere mai stata innamorata di lui.
Ora Judy si scopre sola. Si rende conto che tutti i suoi amici e l'uomo che più ama, in realtà non vogliono bene a lei, ma ad una persona che non esiste, e sa che se scoprissero la verità, la scaccerebbero. Le rimane soltanto il suo Papà Gambalunga, l'unico a conoscere la sua vera identità e l'unico a volerle bene per quello che è e non per ciò che sembra. La ragazza in una lunga lettera gli fa comprendere tutta la sua disperazione e i motivi che l'hanno spinta ad agire come ha fatto con Jervis, pregandolo come ultima cosa di venire alla cerimonia di consegna dei diplomi per poterlo finalmente conoscere.
Judy è una delle allieve più brillanti del corso, e riceve l'onore di tenere il discorso di commiato durante la cerimonia della consegna dei diplomi. Ha ottenuto esattamente tutto quello per cui aveva lottato: ha sfruttato a pieno l'occasione di studiare che il suo tutore le aveva concessa superando a pieni voti gli esami finali, potrà andare all'università con la borsa di studio che si è conquistata e sarà quindi finalmente indipendente, ma ha pagato a caro prezzo il suo successo. Per il suo sogno americano ha venduto la propria anima, rinunciando per sempre alla stima e all'affetto delle persone a cui voleva bene. Durante il suo discorso, troverà finalmente il coraggio di confessare la verità e la sua vera identità di misera trovatella davanti ad un uditorio attonito, manifestando la sua profonda riconoscenza e il suo grande affetto verso il tutore che ancora non conosce e che crede sia in mezzo al pubblico.
Improvvisamente però sopraggiunge il segretario di John Smith con una terribile notizia. Il suo tutore non è venuto alla cerimonia perché gravemente malato: Judy dovrà affrettarsi a raggiungere la sua casa a New York per incontrarlo prima che sia troppo tardi. E qui inizierà il disperato viaggio di Judy, che si rende conto di stare perdendo l'unica persona che conti veramente per lei, l'unico che le ha sempre voluto bene per ciò che era, e che ormai considera suo padre. E finalmente, giunta a casa del suo tutore ormai in fin di vita, scoprirà l'incredibile vera identità di Papà Gambalunga.
IL ROMANZOLa serie animata è tratta da Daddy Long Legs di Jean Webster, un romanzo epistolare del 1912 ambientato nello stesso periodo, che è costituito quasi interamente dalle lettere che la protagonista Jerusha/Judy scrive a Papà Gambalunga. Gli autori della serie quindi hanno avuto un'ampia libertà nel ricreare tutti gli episodi raccontati o solamente accennati nella corrispondenza di Judy, senza però mai stravolgere l'impianto narrativo della storia. Paradossalmente la differenza sostanziale tra il romanzo e la serie animata, non sta nella grande quantità di episodi e di personaggi aggiunti o nella creazione di sottotrame che s'intersecano con la storia principale: tutto questo s'integra perfettamente con il racconto originale, ampliandolo ed arricchendolo, dando una profondità maggiore ai personaggi principali. La differenza, veramente enorme, sta in un particolare apparentemente secondario: nel romanzo, all'inizio Jerusha/Judy è una ragazza di 18 anni e ottiene da Papà Gambalunga la possibilità di frequentare l'università; nella serie televisiva invece Judy è una banbina di 14 anni che ha appena finito le scuole medie e andrà quindi al liceo. Tutto il resto è praticamente uguale, ma questo particolare cambia tutto.
La Judy dell'inizio del romanzo è pressoché identica a quella del finale: il personaggio non si evolve e alla fine Judy di diverso ha solo che è laureata e innamorata. Nella serie animata invece assistiamo alla trasformazione di una bambina, prima in adolescente, con la sua voglia d'indipendenza, poi in donna. La scena catartica della consegna dei diplomi (che nel libro è completamente assente) diventa quasi un rito di passaggio dall'adolescenza all'età adulta: la "falsa" Judy, quella dell'adolescenza, viene pubblicamente "uccisa" per fare posto alla Judy adulta, con il carico di responsabilità che finalmente si assume. E stessa sorte hanno anche gli altri personaggi: ad esempio nel romanzo Julia, la compagna di stanza di Judy, rimane sullo sfondo e sempre uguale a se stessa, nell'anime ha una lenta ma profonda metamorfosi, da ragazzina viziata a donna consapevole.
Ma il cambiamento anagrafico della protagonista, che tanto ha giovato alla storia, trasformando una simpatica commedia in qualcosa di molto più profondo ed interessante, non è stato indolore ed ha introdotto nella trama delle componenti decisamente problematiche dal punto di vista psicologico e (perché no?) morale.
I DUE SEGRETIUna delle cose che rendono la storia interessante è l'esistenza di due grandi ed inconfessabili segreti che percorrono la trama dall'inizio alla fine.
Il primo è ovviamente quello della vera identità di Judy. Il lettore e lo spettatore sa tutto di Judy: è una trovatella che ha avuto un'infanzia difficile e che è quindi costretta a crearsi una falsa identità per poter essere accettata nell'ipocrita mondo alto-borghese in cui si trova a vivere. Ma i personaggi della storia non sanno nulla di tutto ciò e noi assistiamo al lento ma inesorabile disgregarsi del mondo fittizio che Judy ha creato. Ed è forse questo uno dei punti più divergenti tra romanzo e anime. Nella Judy del romanzo, non c'è quel travaglio interiore dovuto alla sua menzogna, che tanto condiziona la storia della serie televisiva. Ovviamente lei sta attenta a non rivelare troppo di sè e del suo passato, ma la storia procede allegra e spensierata fino quasi alla fine. Nell'anime invece sappiamo che Judy potrebbe in qualsiasi momento risolvere i suoi problemi, semplicemente dicento a tutti la verità, ma capiamo anche che lei non avrà mai il coraggio di affrontare le sue responsabilità, preferendo quindi andare verso la catastrofe piuttosto che confessare.
Il secondo segreto è invece quello dell'identità di Papà Gambalunga. Di lui, almeno all'inizio non si sa nulla: anche lui, come Judy si crea una falsa identità, quella di John Smith, perché vuole rimanere un benefattore anonimo (questo almeno all'inizio, in seguito il motivo di tale segretezza diventerà un altro, problematico quanto quello di Judy). Contrariamente al romanzo dove il lettore scopre solo nelle ultime pagine la vera identità del tutore di Judy (è il colpo di scena finale), nell'anime gli sceneggiatori hanno sapientemente introdotto qua e là inequivocabili indizi visivi tanto da indurre sempre più gli spettatori a sospettare di un certo personaggio, preparandoli lentamente all'incredibile verità. L'episodio nel quale Papà Gambalunga impedisce molto sgarbatamente a Judy di passare le vacanze con Jimmy McBright che è innamorato di lei (vero punto di non ritorno della storia: dopo, gli avvenimenti cominceranno a precipitare) è per i personaggi della storia assolutamente inspiegabile, ma per lo spettatore diviene rivelatore della vera identità di John Smith, qualora ve ne fosse ancora bisogno. Può infatti esistere un solo inconfessabile motivo per spingere Papà Gambalunga a comportarsi in modo così scortese con la sua figlioccia, che vuole solamente andare in vacanza con un amico.
Anche qui, pur rimanendo fedele alla storia, l'anime approfondisce molto di più la psicologia dei personaggi e le motivazioni delle loro azioni: lo spettatore sa che la storia sta andando verso la catastrofe, ma come per Judy, basterebbe che Papà Gambalunga rivelasse la sua vera identità per risolvere automaticamente tutti quei problemi che via via si stanno ingigantendo. Nel romanzo non è chiaro perché Papà Gambalunga riveli solo alla fine la propria identità (se non in funzione del colpo di scena finale), ma nell'anime appare ovvio che il tutore dell'adolescente Judy, da lei considerato come un padre, non potrà mai rivelarsi per quello che è: in caso contrario forse la storia ne avrebbe guadagnato dal punto di vista delle tematiche trattate, ma è certo che non sarebbe stata più una commedia.
LA MORTE DEL PADRENon è un caso quindi che Judy incontri il suo tutore solo dopo la consegna dei diplomi. In quel momento è diventata finalmente una donna indipendente e padrona di se stessa e non ha più bisogno del suo padre-tutore Papà Gambalunga, che quindi potrà "morire" come ha già fatto la "falsa" Judy, per lasciare il posto alla sua vera identità. Per scoprire la verità Judy dovrà quindi diventare "grande" e il suo passaggio all'età adulta è qui implicitamente indicato anche dalla edipica "uccisione del padre", visto che Papà Gambalunga si riduce in fin di vita principalmente per il comportamento di Judy, che sia pure inconsapevolmente ha causato la sua grave malattia. Nel romanzo, dove Judy è adulta fin dall'inizio, ovviamente tutto questo non esiste.
Tutti questi aspetti, generati principalmente dalla giovane età della protagonista, con la sua conseguente dipendenza filiale verso il suo tutore (e presenti soltanto in minima parte nel romanzo), rendono quindi l'anime molto più interessante e profondo del libro da cui è tratto, ma fanno assumere ad una componente della storia dei contorni lievemente sinistri dal punto di vista psicologico e morale: da un certo punto in poi la trama viaggia sull'orlo del baratro, senza però mai cadervi.
CITAZIONIL'anime, pur rispettando la trama, contiene numerose scene e interi episodi non presenti nel romanzo. Alcuni di questi avvenimenti "aggiunti" sono palesi citazioni del film Papà Gambalunga del 1955 con Fred Astaire:
Nell'ep. 1 Lunedì di fuoco, Judy per far divertire i bambini dell'orfanotrofio canta una canzone tracciando col gesso dei disegni sul muro. Nel film, Papà Gambalunga nota per la prima volta l'orfana Julie Andre che fa lezione di inglese ai bambini dell'orfanotrofio cantando e disegnando sulla lavagna e decide di diventare suo tutore. La citazione è ribadita nell'ep. 3 L’istituto Abramo Lincoln, dove Judy, in un'aula deserta, s'immagina di cantare disegnando alla lavagna davanti ai bambini dell'orfanotrofio.
Judy nell'ep. 3 L’istituto Abramo Lincoln (e Julie nel film) arriva all'istituto solamente con una borsa da viaggio che contiene i suoi pochi effetti personali. Papà Gambalunga le farà recapitare "a sorpresa" un baule zeppo di vestiti e in un secondo tempo la chiave per aprire il baule.
Judy nell'ep. 39 La consegna dei diplomi (e Julie nel film) partecipa alla cerimonia di consegna dei diplomi cercando tra gli astanti il suo tutore. In seguito Judy verrà accompagnata dall'assistente Griggs (e Julie dalla segretaria Alice Prichett) da Papà Gambalunga, per fare la sua conoscenza.
Julia Pendleton nell'anime e la corrispondente Linda Pendelton del film, s'innamora di Jimmy McBright, che a sua volta era in precedenza innamorato di Judy/Julie, anche se non corrisposto.
Jervis Pendleton, per dimenticare Judy/Julie che crede innamorata di Jimmy McBright, intraprende un lungo viaggio per l'Europa. Tra l'altro nell'anime il viaggio s'interrompe proprio in Francia, dove il film del 1955 ha inizio.
NOTEIn realtà la protagonista del romanzo da cui la serie animata è tratta si chiama Jerusha, ed assume il nome Judy, che definisce "un nome sciocchino, adatto ad una ragazza viziata dalla famiglia", per meglio impersonare il personaggio della ragazza alto-borghese che userà per nascondere la sua vera identità. Ma il nome Jerusha sopravvive anche nella serie animata: è infatti questo il nome della piccola orfana protagonista di un racconto tristemente autobiografico di Judy, che verrà per punizione legata ad un albero ed esposta alla gogna per aver tentato di fuggire dall'orfanotrofio (ep. 14 - Judy diventa scrittrice).
Judy scrive un componimento sarcasticamente irriverente sulla vita dell'orfanotrofio e i suoi "riti" che incuriosisce l'importante personaggio, evidentemente dotato di "un senso dell'umorismo tutto particolare" come afferma la signorina Lippett, direttrice dell'orfanotrofio (ep. 1 - lunedì di fuoco).
Daddy Long Legs (Papà Gambalunga) è il soprannome che viene dato negli Stati Uniti ai ragni dalle gambe lunghe e sottili.
Nel romanzo Judy si dichiarerà addirittura socialista riformista fabiana (ediz. in bibliografia, pag. 117) così come Jervis Pendleton. Nell'anime la compoente politica è solo sfiorata: Judy affermerà più volte di "odiare i ricchi" e viene accennato al fatto che Jervis Pendleton permette agli operai delle sue fabbriche di iscriversi al sindacato (ep. 10 - Si avvicinano le vacanze estive).
Nell'ep. 7 - I regali di Natale, Julia consulta di nascosto i registri del college, e scopre che i dati di Judy sono secretati, come si fa di solito per tutelare la privacy delle ragazze provenienti da un orfanotrofio.
È invece problematico datare la storia della serie animata, però i precisi riferimenti alla Prima Guerra Mondiale (ep. 21 - bellezza e tristezza) ma soprattutto la proiezione di un film sonoro di Buster Keaton (ep. 31 - piccole donne crescono) fanno presupporre che gli avvenimenti accadano dopo il 1927 a meno di non essere di fronte a gravi anacronismi.
Questo personaggio viene più volte mostrato mentre, illuminato da una forte fonte luminosa, proietta sul terreno una lunga ombra, così come Papà Gambalunga all'inizio della storia.
Nell'episodio finale Judy troverà tra le carte del suo tutore una lettera-testamento che Papà Gambalunga le aveva scritto ma che non le aveva mai spedito. Nella lettera John Smith le confessava che il suo ruolo di tutore non gli aveva mai permesso, per ragioni morali, di rivelarle la sua vera identità.
Come rivela lo stesso Papà Gambalunga nella lettera che Judy ritroverà nell'ep. 40 - Piacere di conoscerti papà Gambalunga.
Nel romanzo l'adulta Judy, in realtà "gioca" con il concetto del papà, sa bene che Papà Gambalunga non esiste ed è una creazione della sua mente: "Io non ho legami [di parentela] con nessuno. Mi piace pensare che tu [Papà Gambalunga] mi appartenga, puramente per scherzare con questo pensiero, ma in realtà io so che non è vero. Io sono sola, proprio sola, con le spalle al muro pronta a lottare contro il resto del mondo. E mi viene quasi male quando ci penso. Caccio via il cattivo pensiero e continuo nella mia finzione" (ediz. in bibliografia, pag. 79).
Nella serie animata, quando Judy incontra Jervis per la prima volta ha 15 anni e lui 27. Nel romanzo invece Judy ha 19 anni e Jervis 33.
Dopo il discorso-confessione di Judy, Julia si congratulerà con lei: "Sei meravigliosa Judy... non credevo che avresti avuto il coraggio di rivelarlo [...] non avrai assolutamente più nulla da temere, ora!", lascando implicitamente intendere che lei conosceva la verità da molto tempo, mantenendo però un rigido segreto anche quando non era ancora amica di Judy e la disprezzava (ep. 39 - La consegna dei diplomi).
Anche qui si vede il grande lavoro degli sceneggiatori della serie animata nello sviluppo della storia e dei personaggi: nel romanzo Leonora Fenton è soltanto una compagna di studio di Judy, e niente più.
C'è da notare che l'idea che la protagonista canti per divertire i bambini dell'orfanotrofio proviene probabilmente dal film Riccioli d'oro con Shirley Temple, anch'esso liberamente tratto dal romanzo di Jean Webster.
SIGLALa sigla iniziale e finale, dal titolo "Papà Gambalunga", musica di Carmelo Carucci, testo di Alessandra Valeri Manera, è cantata da Cristina D'Avena
http://www.youtube.com/watch?v=3MxKeY-M9-E