Il conte di Montecristo è un anime basato sul romanzo d'appendice francese scritto da Alexandre Dumas padre, Il conte di Montecristo. La serie è stata serializzata in 24 episodi prodotti dallo studio GONZO, con la regia di Mahiro Maeda, che sono stati trasmessi in Giappone e in varie parti dell'Asia e del Sud America. Inoltre, a partire dal maggio 2005 ne è stato pubblicato da Kodansha anche un adattamento manga.
In Italia, l'anime è stato distribuito da Yamato Video in 6 DVD col titolo "Il conte di Montecristo", anche se, in occasione dello speciale "AnimeWeek" del 2006, ne era stato trasmesso da MTV il primo episodio in lingua originale con sottotitoli in italiano. È stato trasmesso a partire dal 1° luglio 2010 su Man-ga, canale 149 di SKY.
TRAMA
La trama rispecchia a grandi linee quella del celebre romanzo, si assiste cioè alla vendetta da parte del protagonista che si fa chiamare il Conte di Montecristo. L'uomo anni prima era stato vittima di un piano architettato da tre persone che lui considerava amiche, Morcerf, Danglars e Villefort per sottrargli la fidanzata del tempo Mercédès e condannarlo a vita nella prigione chiamata Chateau d'If.
L'uomo dopo tanti anni di prigionia sull'orlo della morte e della pazzia stringe un patto, non con l'abate Faria come nel romanzo originale, ma con il demone Gankutsuou: permette che il demone si impossessi del suo corpo in cambio della possibilità di ottenere una terribile vendetta. Evade ed entra in possesso di un'immensa fortuna non calcolabile umanamente; durante il suo viaggio nello spazio alla ricerca di validi alleati trova tra gli altri Haydée, una giovane principessa che nutre il suo stesso odio verso Morcerf, reo di aver tradito e fatto uccidere il padre e di averla ridotta in schiavitù.
A questo punto il conte di Montecristo decide di mettere in atto una vendetta quasi teatrale dove coinvolge il figlio del suo acerrimo nemico facendolo affezionare a lui. In realtà il conte non mostra alcuna pietà verso il ragazzo o gli altri membri della famiglia e neppure per l'amata di un tempo Mercédès de Morcerf.
AMBIENTAZIONE
Diversamente dal romanzo originale di Dumas, che è ambientato nel XIX secolo, questa versione animata si svolge nel lontano futuro dell'anno 5053 e vi inserisce elementi fantascientifici, come gli alieni e i viaggi interplanetari.
Nonostante questo, vengono conservati molti degli elementi originari, in particolare per quanto riguarda l'organizzazione sociale in classi, tipica della Francia di quel periodo, con particolare attenzione all'alta e ricca nobiltà. Ecco allora che il carnevale di Roma si svolge sulla luna, dove però ci si sposta con carrozze e i costumi sono identici a quelli tradizionalmente associati all'evento italiano: il vestiario in particolare è, in tutta la serie, ripreso pari pari da quello del '800.
Caratteristica, poi, è la residenza a Parigi del Conte: entrati in una normale villa ottocentesca, all'interno vi è una pedana che in realtà è un ascensore da cui può scendere in una caverna profondissima e tanto ampia da farne apparire la volta come un cielo che gli invitati apprezzano come effetto speciale.
A coronare questa dicotomia passato-futuro ed accrescere il "senso di '800", ogni episodio inizia con un breve riassunto in lingua francese.
SCELTE STILISTICHE
Innovazione e caratteristica di questo anime è una particolare tecnica di disegno in cui su ogni vestito appaiono delle trame e dei disegni che si muovono in maniera irregolare rispetto alle movenze del personaggio che indossa la veste.
Dal punto di vista tecnico, inoltre, la serie fa uso di uno stile visivo inusuale che utilizza texture computerizzate unite ad animazione digitale e sfondi spesso animati in 3D.
La serie, infine, si abbellisce di varie componenti musicali di musica classica, tra le quali diverse opere di Čajkovskij, l'opera Lucia di Lammermoor di Donizetti e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Rachmaninoff.
CRITICA
Il conte di Montecristo è stato insignito nel Nord America di diversi riconoscimenti ufficiali, coi quali è stato riconosciuto il miglior prodotto dell'anno.
Trailer
SIGLA
(EN) « You won't see me coming… Till I strike! » (IT)« Non mi vedrai arrivare… finché non colpirò! »
(Sigla di chiusura)
Sigla iniziale
We Were Lovers ("Noi eravamo amanti")
Testo e performance di Jean-Jacques Burnel degli Stranglers
Arrangiamento di Jean-Jacques Burnel e Loule Nicastro
Basata sull'originale composizione di Frédéric Chopin, Étude No.8 in E Op.10 No.3 (Tristesse / tristezza). La canzone viene animata in bianco e nero con tratti quasi schematizzati simili ad abbozzi, tanto che si ha l'impressione di leggere il romanzo.
Sigla finale
You Won't See Me Coming ("Non mi vedrai arrivare")
Testo e performance di Jean-Jacques Burnel
Arrangiamento di Jean-Jacques Burnel e Loule Nicastro.
L'animazione è agli antipodi della sigla iniziale, ma sempre correlata al tipo di musica, qui molto più ritmata. Si assiste ad un cambio di immagini, veloce frenetico, nelle quali viene messa in risalto la figura del conte.